La rinascita del castello di Sammezzano

Dopo 30 anni di silenzio, inizia un nuovo capitolo per il capolavoro europeo dell'orientalismo

Dopo tre decenni di abbandono, l'iconico Castello di Sammezzano a Leccio, Reggello, sta finalmente tornando a vivere. Simbolo dell'orientalismo europeo e dell'eclettismo architettonico, il castello è entrato ufficialmente nella tanto attesa fase di lavori di messa in sicurezza strutturale, segnando il primo passo concreto verso il suo completo restauro e rilancio.

L'ambizioso progetto, avviato all'inizio di settembre e guidato dalla famiglia Moretti, miranon solo a salvaguardare la struttura del castello, ma anche a ripristinare il suo patrimonio storico, artistico e naturale.

"Sammezzano è un sogno, prima di tutto di valori", afferma Ginevra Moretti, amministratore delegato della SMZ srl. "Per noi rappresenta un impegno concreto per la tutela di uno dei pochi esempi di architettura orientale ed eclettica rimasti in Europa. Il nostro obiettivo immediato è la messa in sicurezza del castello, cui seguiranno i passaggi amministrativi e operativi necessari per aprire il piano nobile come museo, insieme al parco monumentale. Vogliamo restituire questo tesoro alla comunità".

La visione per Sammezzano va oltre il restauro: abbraccia l'esperienza, l'ospitalità e lo scambio culturale, in armonia con la vocazione storica del castello come luogo di incontro e di bellezza.

Come spiega Maximillian Fane, che supervisiona gli aspetti ambientali e botanici del restauro:

"Vogliamo creare esperienze culturali di alto livello che coesistano con la natura museale del castello e con il nostro impegno a proteggere il suo parco monumentale. Questo equilibrio tra cultura e conservazione è al centro della nostra missione".

A sostenere l'iniziativa è Giorgio Moretti, che condivide il profondo legame emotivo della sua famiglia con il progetto:

"Ho sempre sentito il dovere di proteggere la bellezza della mia città e dei suoi dintorni. Sammezzano è un sogno che noi cittadini inseguiamo da anni, un luogo che ci ha sempre incantato. Iniziare finalmente questo percorso, dopo tante incertezze, ci riempie di orgoglio e soprattutto di responsabilità. Oggi inizia la rinascita di Sammezzano, l'occasione per ridare vita, dignità e futuro a un tesoro unico che per troppo tempo è stato dimenticato. Un patrimonio che appartiene a tutti e che tutti dovrebbero avere il privilegio di visitare almeno una volta nella vita".

Con i lavori di messa in sicurezza in corso e un team dedicato che sta dando forma alle fasi successive, la rinascita del Castello di Sammezzano non è più solo un sogno: sta diventando realtà. L'impegno della famiglia Moretti, sia finanziario che operativo, garantisce che Sammezzano torni a essere un punto di riferimento culturale vivo: protetto, accessibile e aperto al mondo.

Adagiato su una collina boscosa fuori dal borgo toscano di Leccio (nel comune di Reggello), il Castello di Sammezzano è un palazzo del XVII secolo che, a metà dell'Ottocento, sotto la guida del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona, fu trasformato in uno dei più straordinari esempi europei di architettura moresca e orientalista. Con circa 365 stanze decorate in modo unico (una per ogni giorno dell'anno), l'interno abbaglia con un caleidoscopio di piastrelle colorate, stucchi intricati, soffitti a muqarnas e maestosi archi a ferro di cavallo - ogni stanza porta il proprio nome e carattere. All'esterno, il castello è circondato da uno dei parchi storici più estesi della Toscana, un tempo coltivato con specie esotiche e oggi caratterizzato da maestose sequoie giganti e altri alberi rari. L'effetto è quello di una fusione onirica di ambientazione toscana e fantasia orientale: un luogo che sembra una porta verso un altro mondo, pur rimanendo saldamente radicato nel paesaggio italiano.


Per rimanere aggiornati sui progressi del restauro e sulle future aperture del Castello di Sammezzano, visitate il nostro sito web e seguite il viaggio che ci porterà a riportare in vita questo luogo straordinario.

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